Quale banca scegliere?

IN SINTESI – Per capire quale banca conviene scegliere per il proprio conto corrente occorre innanzitutto valutare le proprie esigenze. E’ importante, inoltre, valutare tre fattori fondamentali ovvero i costi, i rendimenti e la qualità dei servizi offerti.

I propri obiettivi di risparmio e la scelta della banca

Quale banca conviene se dobbiamo aprire un conto corrente? Nel 90% dei casi è a partire da questa domanda che inizia il processo di scelta di una banca. Un processo che, soprattutto se paragonato a quanto accadeva in passato prima dell’avvento del web, oggi si è molto velocizzato e soprattutto vede gli utenti più consci e consapevoli di quelli che sono i propri diritti e quelle che sono le proprie aspettative.

Ma chiedersi “quale banca scegliere per un conto corrente” significa indirettamente affermare che  ancora non se ne ha uno oppure se ne ha già uno ma non si è soddisfatti delle condizioni offerte.

Nel secondo caso è molto probabile, anche alla luce dell’esperienza pregressa, che già si abbia un background in base a cui capire in quale banca conviene aprire un conto, quale banca conviene e quale banca sarebbe invece meglio evitare, per varie ragioni.

Per chi invece, e siamo nel primo caso, si avvicina per la prima volta ai conti correnti ecco di seguito una serie di consigli che possano aiutarlo a trovare la banca più conveniente per il suo specifico profilo di risparmiatore.

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La scelta del conto corrente più conveniente all’interno delle molteplici offerte che le banche ci propongono, è il frutto di due passaggi principali.

Il primo passaggio consiste nel soffermarci a riflettere su quello che ci aspettiamo dal nostro conto corrente. Ognuno ha una sua visione dei fatti in materia. C’è chi vuole il conto corrente bancario a costo zero perché magari è un giovane con pochi risparmi da parte, chi lo vuole completamente online, chi invece non sa rinunciare al classico rapporto personale con la banca e quindi ama gestire il proprio conto dallo sportello.

Come si vede da questa prima analisi, proprio perché sono diverse le singole esigenze e le singole aspettative di ognuno rispetto al conto corrente, saranno altrettanto diverse anche le strade che ognuno di noi seguirà nella scelta della sua nuova banca.

Quali criteri utilizzare per la scelta?

Allo stesso modo, in base ai diversi obiettivi di risparmio, ogni singolo correntista dovrebbe adottare uno o più criteri per procedere con la scelta. In genere esistono tre principali insiemi di criteri che è possibile utilizzare nella valutazione di una banca e delle sue offerte. Gli insiemi in questione sono quelli afferenti all’area dei “servizi”, all’area  dei “costi” ed all’area della “redditività”.

Di servizi che è possibile includere all’interno di un conto corrente ce ne sono a decine: si va da quelli base come l’invio e la ricezione dei bonifici e i prelievi bancomat, alla domiciliazione delle utenze domestiche, i mutui, i finanziamenti, e poi ancora le carte di credito, i libretti assegni e le carte prepagate. In futuro, tra ,i servizi tipici di un conto corrente, ci potrà anche essere la possibilità di pagare tramite telefonino alle casse dei negozi grazie alla tecnologia NFC.Sin qui abbiamo visto i servizi.

Per quanto riguarda invece la questione dei costi di un conto corrente, dovremo considerarne due tipologie principali: quelli fissi e quelli variabili. I costi fissi sono quelli da sostenere a prescindere da quello che andremo a fare con il nostro conto: ad esempio i bolli governativi (circa 40 euro annui) rientrano all’interno dei costi fissi. Quelli variabili dipendono invece dalle singole operazioni portate a termine del correntista; un esempio di costo variabile è il prelievo bancomat effettuato presso una banca diversa dalla propria.

Per quanto riguarda infine il criterio della redditività e del rendimento, l’indice a cui bisogna far riferimento nella nostra valutazione è quello del tasso di interesse attivo associato al nostro conto. Sarà anche bene informarsi su quella che deve essere la giacenza minima temporale affinché tale tasso possa sviluppare la propria azione.

L’importanza del confronto per decidere che banca scegliere

Obiettivi e criteri nella valutazione di una banca ci portano ad un altro punto importante da considerare quando si parla di conti correnti: il confronto. Non potete immaginare quanto sia importante mettere a confronto il maggior numero di conti prima di aprirne uno. Tra l’altro, oggi, grazie ai comparatori online, non abbiamo nemmeno più alibi per non effettuare un sano confronto tra le diverse offerte sul mercato.

Grazie a questi strumenti diffusi sul web è possibile mettere a confronto costi, servizi e redditività di decine e decine di diversi conti correnti spendendo poco meno di 5 minuti. In pratica quello che prima ci avrebbe richiesto una settimana di tempo andando di banca in banca, oggi si può fare nel tempo di un caffè, e con maggiori possibilità di trovare davvero il prodotto più adatto alle nostre esigenze.

Le agevolazioni per chi vuole cambiare banca?

Dalla definizione degli obiettivi e dei criteri siamo passati al confronto tra le banche. L’ultimo passo è quello della scelta della banca stessa o del passaggio da una banca all’altra.

Ci sono due cose importanti da sapere a riguardo. La prima è che la chiusura di un conto corrente è un’operazione a costo zero già a partire dal 2007; nessuna banca può quindi imporvi dei costi o delle penali se decidete di chiudere il vostro conto corrente per migrare verso un altro istituto che magari vi sta proponendo condizioni nettamente migliori.

In secondo luogo un’altra cosa importante da sapere è che, sempre a livello di legge, non è obbligatorio mantenere un conto corrente con la stessa banca con la quale avete contratto un mutuo. Le due cose sono assolutamente disgiunte. Se quindi state pagando un mutuo con la vostra vecchia banca potete comunque decidere di aprire un nuovo conto corrente con un’altra mantenendo con la prima solo il rapporto creditizio fino all’estinzione del mutuo stesso.

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